DALL'AUTRICE

Sono lieta di condividere con voi queste mie parole. La passione che mi ha spinta in questi anni durante la stesura del mio libretto, oggi mi spinge con maggiore entusiasmo a realizzare e portare in scena la mia opera, O ITALIA! Ora e sempre. 

Tosca, La Traviata e Turandot sono solo alcune delle liriche che ho ascoltato sin da bambina e apprezzato da ragazza, quando con mia madre ci recavamo alla Sydney Opera House.

Da adulta il sentimento è accresciuto e dovunque io abbia vissuto o anche viaggiato, l’opera mi ha sempre fatta sentire a casa.

Tre anni fa in Northumberland Avenue, a Londra, ad una cena con amici, parlavamo della bellezza dei teatri d’opera del mondo e delle loro prime serate. Scherzando dissi “It would be easier to write an opera than to have tickets for the opening night of La Scala!”

Tornata a casa, le parole da me dette mi risuonarono allettanti e, incuriosita, cercai su Internet, How to write an opera. La risposta fu chiara: Opera exists in all languages but the language of opera is Italian. 

Che sfida!

Fu un punto di svolta nella mia vita. Quello stesso istante, determinai di imparare la lingua italiana per scrivere un libretto d’opera. Il mattino dopo, tra gli scaffali di una libreria di Covent Garden, scelsi il mio libro di grammatica italiana che mi avrebbe accompagnata in questo intraprendente e, sicuramente, osato viaggio.

Dopo due anni di impegno e tante ricerche, è oggi che con voi che voglio condividere il gioioso risultato di questa mia passione,    O ITALIA! Ora e sempre.